Una giornata in missione

Una “ordinaria” giornata di missione: potremmo forse definire così la giornata che dalla Costa d’Avorio condivide con noi Carla. Certo è che di ordinario per le nostre (comode) abitudini c’è ben poco.

 

La nostra giornata inizia con la sveglia alle 4:30: si va a Bouake, e ci aspettano 4 ore circa di strada, tra pista ed asfalto. Ma, ancora in piena notte, troviamo la strada sommersa dall’acqua (diluvia dalla sera prima) ed ostruita da un albero caduto. Con difficoltà ripartiamo, ma insieme al sole arriva un altro problema: rimaniamo impantanati in una piscina, e solo dopo un’ora i viaggiatori di un pulmino ci aiutano a riprendere il viaggio.

 

 

Arriviamo a Bouake con 1:30 circa di ritardo, carichiamo i medicinali e facciamo spesa. Dopo tutti gli acquisti nella Toyota non entra più nemmeno uno spillo.

 

 

Ripartiamo alle 19, quando è già notte fonda, andando piano perché il carico è tanto e prezioso. Lungo la strada soccorriamo un anziano caduto dalla bicicletta (incosciente e sanguinante), poi troviamo un mezzo per trasportarlo ad un centro sanitario (per fortuna non lontano).

C’è ancora tanta, troppa strada: decidiamo di dormire alla missione di Marandallah. Cena, messa e finalmente un letto, dove riposare prima di ripartire per Dianra.

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