Suor Luigina ed il suo Giappone / 1
Proponiamo la prima parte dell’incontro di “La Voce Misena” con Suor Luigina Buti, originaria di Ostra Vetere e missionaria in Giappone. E’ un incontro che rientra nel progetto curato dal Centro Missionario per riprendere e mantenere regolari contatti con i missionari della nostra diocesi.
L’incontro con la missionaria canossiana, una vita dedicata agli alunni, alla testimonianza umile e discreta del Vangelo.
Luigina Buti vive in Giappone. E’ una suora canossiana, originaria di Vaccarile di Ostra. Ha frequentato le Magistrali presso la scuola del suo ordine, a Colle Ameno di Ancona. Poi la vocazione religiosa e la partenza. L’abbiamo incontrata nella frazione ostrense in occasione delle sue vacanze che, ogni quattro anni, la riportano in Italia. Scattante, energica, seppure minuta, regala immediatamente il sorriso accogliente tipico della terra che la accoglie da tantissimi anni. Sarà una suggestione, ma anche i suoi occhi sembrano essere più piccoli e vivaci, come le piccole fessure della gente asiatica.
Storia di una vocazione.
La sua è una storia tanto semplice quanto entusiasmante. All’ultimo anno delle superiori, pensando a cosa volesse fare della sua vita una
volta finita la scuola, era spesso in cappellina perché la vita di collegio non permetteva tanto silenzio e privacy. Lei, invece, aveva tanto bisogno di ritagliarsi del tempo per pensare, riflettere, capire: “Lì dentro mi sono accorta che non ero sola, quel Gesù custodito nel tabernacolo divenne pian piano una presenza intima, reale. Un rapporto tra me e Lui che si è consolidato nel tempo, un dialogo aperto e sincero di cui non potevo fare più a meno. Ad un certo punto ho avvertito dentro di me come un ‘flash’ – non una parola umana – che mi ha detto ‘se vuoi lascia tutto, vieni e seguimi. Avevo diciotto anni, ora ne ho settantuno, questo flash non è mai venuto meno, non ho mai pensato di avere sbagliato strada”.
Nasce così la sua vocazione, vissuta nell’unico ordine religioso conosciuto fino a quel momento e contemporaneamente, dentro di lei, nascono due altre immagini così reali e vivide da imprimere la sua intera esistenza: il mondo e la voglia di far conoscere questo suo Amore speciale a chi non ne hai mai sentito parlare. Le suore Canossiane la accolgono e dopo il noviziato a Vimercate le spalancano le porte sul mondo. Ed il suo sogno missionario si è potuto così realizzare.
“Non è stato facile intraprendere questa strada. I miei familiari avevano dei progetti per me e prima di poter dire loro questo mio desiderio,
ho chiesto di poter andare in Inghilterra a studiare la lingua inglese. Soprattutto mio padre mi ha sostenuta in questa idea, convinto
com’era che la conoscenza di questa lingua aprisse tante porte professionali. Mia madre, invece, aveva forse intuito da subito che mi avrebbe ‘persa’. I mesi inglesi scorrevano via e dopo un anno ho fatto loro presente il mio desiderio vocazionale missionario e tutto questo ha creato un po’ di sofferenza in famiglia. Soffrivano all’idea di non vedermi più e ho impiegato quasi tre mesi, al mio ritorno dall’Inghilterra, per convincerli”.
Orgogliosamente suor Luigina mostra l’articolo scritto da suo cugino per Voce Misena, in cui viene annunciata la sua partenza e l’intenzione
del vescovo Odo Fusi-Pecci di consegnarle il crocifisso della missione. “E’ stato il vescovo a venire a Vaccarile, il 22 settembre 1974 e l’8 ottobre dello stesso anno sono partita per il Giappone.” (continua)
Laura Mandolini.
Da “La Voce Misena” del 13 Settembre 2018.
Grazie suor Luigina per la tua preziosa testimonianza. Grazie per aver custodito nel cuore la luce del flash-Gesù, per averGli permesso di illuminare la tua vita e quella delle tante persone incontrate nella tua lunga, feconda e discreta missione. Spero di conoscerti personalmente un giorno. Un forte abbraccio dalla Costa d’Avorio! Matteo