Sulle Strade del Mondo
Sulle Strade del Mondo: una domenica pomeriggio all’insegna del racconto, della condivisione di un’esperienza di viaggio in terra di missione realizzata da alcune persone nel periodo estivo appena trascorso.
Si tratta di un appuntamento ormai abituale che il Centro Missionario Diocesano organizza ogni anno nel mese di ottobre per rendere partecipe la comunità di alcuni momenti significativi vissuti in luoghi lontani, in cui prestano servizio missionari della nostra diocesi o in cui si stanno realizzando progetti mirati alla promozione umana spesso seguiti o sostenuti da alcune parrocchie della città.
Quest’anno i racconti hanno avuto quasi tutti – tranne uno – come sfondo il continente africano.
Il primo a coinvolgerci con immagini e parole dall’Africa è stato Filippo Vici, che ha trascorso un periodo in Camerun presso i padri Saveriani. La sua è stata un’esperienza molto particolare perché, oltre a condividere momenti di vita missionaria e un ritiro spirituale, ha vissuto anche l’esperienza di assistere padre Giovanni Montesi, missionario saveriano della Diocesi di Senigallia, nei suoi ultimi giorni di vita.
Dopo Filippo ha preso la parola Margherita che, grazie all’operazione Mato Grosso, ha speso il suo tempo estivo con i bambini e gli anziani di un villaggio dell’ Ecuador, definendo la sua esperienza come un regalo del padre che ha svolto come lei un servizio volontario come medico nelle strutture sanitarie del medesimo villaggio.
Poi è stata la volta di Laura, partita con l’associazione lombarda “Amici di San Francesco” per il Kenia, dove ha trascorso circa un mese dedicando il suo tempo e le sue energie a 500 bambini di un orfanotrofio, ritrovandosi anche con le mani sporche di cemento per aiutare nella costruzione delle fondamenta di un edificio.
Quindi è arrivata Eleonora, che con un videomessaggio ha raccontato le sue emozioni nel vivere alcuni giorni nella comunità di Lowerere in Tanzania, grazie al progetto “Non solo pozzo” sostenuto dalla parrocchia del Portone. Il suo messaggio è stato anche un invito per tutti a vivere un’esperienza in terra africana anche per capire quali sono effettivamente le cause di tanta povertà.
Infine il racconto a più voci ricco di emozioni e stupore di Donatella, Carla, Mattia, Giorgia e Don Andrea Rocchetti, che hanno vissuto la loro esperienza missionaria in Costa d’Avorio, nella comunità parrocchiale di Dianra dove si trova padre Matteo Pettinari, missionario della Consolata. Questo gruppo di persone prima della partenza ha seguito un serio percorso di formazione organizzato dal CMD e tenuto da padre Ariel Tosoni dei missionari della Consolata presso la parrocchia di Chiaravalle.
Per concludere la serata Daniela Giuliani, da poco di ritorno da Dianra, in veste di architetto coordinatore del lavori ci ha informati sui progressi della chiesa che si sta costruendo in quella comunità.
Tutti, pur con diverse sfumature, hanno trasmesso con i loro racconti la gioia e la commozione di aver vissuto un’esperienza unica, quella dell’accoglienza e dell’incontro con le persone povere dei villaggi africani o ecuadoregni che con semplicità e poche cose materiali li hanno arricchiti di tanta umanità. Tutti hanno capito che non è tanto importante fare, costruire, insegnare quanto osservare, semplicemente essere lì per vivere relazioni, cercare di comunicare vicinanza e solidarietà anche se le difficoltà linguistiche potrebbero sembrare un ostacolo. Tutti hanno vissuto con gioia le festose celebrazioni eucaristiche della chiesa del sud del mondo e hanno sperimentato la bellezza di sentirsi chiesa senza barriere e confini. Tutti, ma proprio tutti, hanno espresso la volontà di ripartire.
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